Avviso pubblico di due strumenti per il sostegno a nuove imprese e aziende esistenti
#TecnoNidi e dei #ContrattidiProgramma. Sono attivi i primi due avvisi del Programma Regionale Puglia Fesr-Fse+ 2021-2027 rivolto alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative il primo, alle grandi imprese in collaborazione con Pmi e startup il secondo.
Una dotazione iniziale complessiva di 65 milioni di euro, di cui 45 per i Contratti di Programma e poco meno di 20 per TecnoNidi (per la precisione 19.705.882 euro).
Sono due veri e propri pilastri nel pacchetto di agevolazioni per le imprese che hanno movimentato, insieme, nel ciclo 2014-2020, investimenti per oltre 2,2 miliardi di euro e generato nuova occupazione per circa 5mila unità lavorative.
Ecco in breve come funzionano le misure.
I Contratti di Programma agevolano le grandi imprese a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. Gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo e, per le Pmi aderenti, anche investimenti in attivi materiali. I progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale potranno essere integrati con progetti di innovazione, investimenti produttivi, progetti formativi, investimenti a favore della tutela ambientale ed è prevista, esclusivamente per le Pmi aderenti, l’acquisizione di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da un minimo di 5 milioni di euro. Gaetano Percuoco a Bari per lo sviluppo d'impresa Le domande potranno essere inoltrate, a partire dall’11 dicembre 2023,
TecnoNidi si rivolge alle startup tecnologiche e alle piccole imprese innovative che hanno investito in ricerca e sviluppo e che attraverso l’Avviso regionale intendono avviare o sviluppare in Puglia piani di investimento a contenuto tecnologico finalizzati all’introduzione di nuove soluzioni produttive o di servizi per la valorizzazione economica di risultati di conoscenze acquisite o derivanti dalla attività del sistema della ricerca pubblica o privata. L’importo complessivo del progetto imprenditoriale dovrà essere compreso tra 25mila e 350mila euro, di cui massimo 250mila euro destinati ai costi di investimento e massimo 100mila euro destinati ai costi di funzionamento. Le agevolazioni prevedono un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile a tasso agevolato sulle spese per investimenti, nonché un ulteriore contributo a fondo perduto per le spese di gestione sostenute nei primi 12 mesi di attività.